Veneto

Luglio 2017

Caro diario,

Il Veneto è una regione simile alla Lombardia con zone vitivinicole molto frammentate e diverse tra loro attualmente per scelta ho fatto solo la zona storica del Prosecco pertanto aspetto ad esprimermi su questa regione ma potete iniziare come me da Valdobbiadene.



CONEGLIANO – VALDOBBIADENE

Aprile 2017

Caro diario,

sì, sto proprio per parlare della casa del Prosecco. Se non siete mai stati trai i colli trevigiani dovete farlo. Non per niente le colline del Prosecco sono Patrimonio Mondiale dell’Unesco, e nomina a parte, sono veramente belle e affascinanti.

valdobbiadene

L’areale collinare compreso tra Conegliano e Valdobbiadene è situato tra Treviso e Belluno. Presenta rilievi collinari allungati “a cordata”, detti anche “hogback”, che vanno dai 50 ai 500 m, con disposizione est-ovest, divisi da varie valli e piccoli corsi d’acqua. A nord si appoggiano sulla catena prealpina, che li protegge dai venti freddi, mentre a sud con la pianura e a circa 40 km di distanza dalla laguna di Venezia si origina un micro clima adeguato alla vite. Questi aspetti, oltre alle pendenze che arrivano fino al 70%, danno la possibilità ai vigneti di avere un’esposizione solare ottimale. I suoli sono stati creati dal sollevamento dei fondali marini e successivamente modificati dai ghiacci e dai fiumi. Su tutto l’areale sono presenti vari suoli, costituiti da calcari marnosi, marne, siltiti, arenaria, argille, terre rosse ricche di ossidi di ferro e accumuli di carbonati di calcio e ricchi di sostanza organica. Stiamo parlando di circa 8.000 ettari, solo il 10% dell’intera regione, di vigneti storici, con pendenze senza terrazzamenti che obbligano al lavoro manuale. Abbiamo anche una storica e documentata presenza di vitigni autoctoni, come la più diffusa Glera che, in purezza o unita ad altre varietà come la Perera, Bianchetta e Verdiso, danno vita al vino spumante e/o frizzante Prosecco, vino dominante su tutto l’areale. Più spostati verso i Colli di Conegliano si possono trovare anche la Boschera (all’interno dell’ottimo torchiato di Fregona) bianchi fermi con Incrocio Manzoni, Pinot bianco, Chardonnay, Riesling renano e Sauvignon; per i rossi c’è il Raboso, il Marzemino che in una delimitata zona viene fatto appassire e chiamato Refrontolo passito e non mancano gli internazionali Cabernet Franc, Sauvignon e Merlot. Giusto segnalare anche che la prima scuola enologica in Italia, istituita nel 1876, l’Istituto ha assicurato nel tempo approfondimento tecnico e di ricerca. Un territorio pregiato, una tradizione forte, uve autoctone, ricerca e successo commerciale fanno di queste terre un vero fenomeno. Sorge quindi spontaneo domandarsi perché spesso i più esperti si dicono non amanti del Prosecco. Nel mio personale viaggio in questa terra fenomenale ho potuto approfondire e sviluppare qualche spunto di riflessione al riguardo. Innanzitutto è giusto sapere che stiamo parlando in totale di circa 500 milioni di bottiglie, che comprendono due regioni (Veneto e Friuli) con molta pianura, e di “solo” 80 milioni di bottiglie nell’areale storico Conegliano-Valdobbiadene. Mi chiedo dunque per le aree storiche se, visti i numeri, condizioni di lavoro e prezzi spesso bassissimi, sia possibile ottenere un prodotto di qualità e che esprima il territorio. Inoltre il prosecco può essere prodotto in vare tipologie, fermo o spumante, Charmat, Metodo Classico e anche frizzante. Ma allora qual è, se esiste, il vero Prosecco di tradizione che si sposa con i cibi di produzione locale e contadina. Le risposte le ho trovate setacciando questo territorio colmo di viti, dove basta poco per perdere il senso dell’orientamento. Forse il numero di vigneti e cantine potrebbe sembrare eccessivo, ma in tanta abbondanza e confusione ho trovato anche realtà che rispettano la tradizione e che producono vero vino, unico e di territorio il Bianco frizzante ColFondo.


 

logo ZANON

… Io faccio vino …

Eros Zanon enologo, nel 2008, dopo varie esperienze in altre cantine d’Italia e visto il duro lavoro fisico in vigna, prende in consegna l’Azienda del padre. Fondata nel 1971, l’Azienda nasce con 0,5 ettari di proprietà e arriva ad oggi con ben 7 ettari, 3 di proprietà e 4 in affitto. La cantina si trova nella zona storica del Prosecco di Valdobbiadene, tra i ripidi colli Trevigiani. Eros lavora personalmente e direttamente sia nel campo, dove, viste le forti pendenze, il lavoro è tutto manuale, sia ovviamente nella piccola cantina, vinificando con i metodi arcaici del territorio.

 

Chiedo ad Eros se ha una storia o presentazione dell’azienda e, tra due parole e un bicchiere di vino, mi strappa un sorriso di riflessione dicendomi:

non sono ancora arrivato a quel punto, io sono qui e faccio vino, la mia storia la scriverò o la scriveranno…oggi se vuoi puoi bere il mio vino”.